Questa lavanda è coltivata in campi aperti e in alta montagna (1000 m dal livello del mare), in pieno territorio del Parco delle Madonie. Proprio l’altitudine costituisce uno degli elementi essenziali per garantire l’alta qualità della coltivazione, perché questo origano trova nelle montagne Madonie l’habitat naturale per sviluppare al meglio un aroma inconfondibile, un sapore deciso e tutte le sue proprietà.
IN CUCINA
Normalmente la lavanda è poco usata per scopi alimentari.
Viene però usata per aromatizzare il vino bianco e l'aceto, per preparare gelatine e per aromatizzare dolci.
Particolare risulta il miele di lavanda, indicato in caso di affezioni broncopolmonari.
PROPRIETÀ TERAPEUTICHE
I responsabili del caratteristico profumo della lavanda sono gli oli essenziali di lavanda prodotti da ghiandole, localizzate in tutte le parti verdi della pianta (fiori, foglie e gambi) e concentrate, in particolare, nei fiori.
I fiori della lavanda sono utilizzati in fitoterapia per le numerose proprietà dovute alla presenza dell'olio essenziale e ad altri principi attivi che conferiscono alla pianta azione sedativa e calmante sul sistema nervoso. Vengono quindi utilizzati in caso di ansia, agitazione, nervosismo, mal di testa, stress e insonnia.
Per l'azione balsamica sulle vie respiratorie, la lavanda viene impiegata in caso di influenza, tosse, raffreddore e catarro; le vengono riconosciute anche proprietà carminative e antispasmodiche.
Per uso esterno vanta proprietà detergenti, antinfiammatorie, analgesiche, antibatteriche, cicatrizzanti e decongestionanti. La pianta è utilizzata per detergere ferite e piaghe, per alleviare il prurito e le punture di insetti.
In ambito cosmetologico viene usato, come profumo, l'olio essenziale di lavanda. I fiori di lavanda secchi mantengono a lungo il loro profumo, tanto che vengono normalmente conservati in sacchetti di mussola o tela per profumare la biancheria.